Esami da professionista: Tevez il brasiliano e la Federal Riserve

Una prova scritta estenuante: sveglia all’alba, tensione a mille, e se il pc non mi funziona? ,”lascia la borsa in quella stanza”, “il cellulare imbustalo nell’altra”, consigli mai richiesti: “è facile, vai tranquillo” “nei bagni ti dicono tutto” “è una cazzata”. Poi la lettura delle tracce “la A dovevi scegliere la busta A perché hai scelto la C”, pensi. E poi la scrittura: “vola basso” “scrivi come sai fare”, “ma pm lo scrivo così o per esteso!”. Dubbi, perplessità, disperazione “ma potrò mai sapere i nomi dei Papi dall’Unità d’Italia a oggi?” e poi l’orale, la convocazione, tutti in giacca e cravatta, o quasi. La tesina, per sciogliere il ghiaccio, poi la prima domanda, la seconda , la terza. Qualcuna la so, altre volte mi arrampico. In un paio ammetto la mia ignoranza in materia, “spero lo apprezzino i commissari”. E poi la liberazione, “lei è giornalista professionista”, la felicità nel volto, abbracci, telefonate e la mente che ancora non ci crede. “non dovrò rifarlo mai più!”. Però, tutto sommato, “è stata una cazzata, c’è di peggio”.

Per diventare giornalista professionista bisogna essere preparati, ma anche fortunati. Non voglio credere che nella sessione 109, quella che ho sostenuto anche io e che per fortuna ho superato, ci fossero 258 giornalisti su 450 non idonei a scrivere un articolo di giornale.

E rifare l’esame significa pagare altri 400 euro, più raccomandate. Che per i più fortunati sono un mese di stipendio, o quasi. Cento euro per i libri, altri 100 per il viaggio a Roma, poi l’albergo. Uno stress non solo psicologico, ma anche economico.

Per questo ci si aspetta che chi ha il potere di decidere della sorte dei propri colleghi, sia mentale che di portafoglio, lo faccia con tutta la preparazione e la professionalità possibile. Nella maggior parte dei casi è così, ma non nelle simulazioni della prova della 110 sessione d’esami, che si terrà tra qualche giorno.

“Federal Riserve”, “il brasiliano Tevez”. Due errori contenuti nelle tracce della simulazione d’esame presente sul sito dell’Ordine dei giornalisti. Il primo nella traccia di sport. “Calciomercato: in attesa dei colpi dell’ultimo momento, come ad esempio il passaggio dell’asso brasiliano Tevez dal Manchester City….”. Carlos Tevez, nato a Ciudadela, è un attaccante argentino. E non di secondo livello, considerate le 59 presenze nella nazionale dell’Argentina.

Il secondo errore è nelle sei, temutissime domande di cultura generale: “Che cosa è la Bce e la Federal Riserve? Riserve o meglio, Reserve? Errore di battitura, traduzione involontaria italiana?

Errori da poco, si dirà. Che vuoi che siano. Ma errori che se fossero stati fatti da un esaminando sarebbero costati sicuramente la bocciatura o, quantomeno, una bella linea rossa. Sempre che i commissari se ne fossero accorti, certo.

Informazioni su GerardoAdinolfi

Gerardo Adinolfi è nato nel 1987, è giornalista professionista da dicembre 2011 e lavora per Repubblica, a Firenze. Ha scritto un libro sul giornalismo investigativo "Dentro l'inchiesta" e l'ebook sulle croniste minacciate "La donna che morse il cane". Collabora con Ossigeno per l'Informazione, l'osservatorio sui cronisti minacciati diretto da Alberto Spampinato
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